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Scena 88 - II trimestre 2017

IL TEATRO FA BENE La cultura, attraverso i suoi diversi linguaggi che spaziano dall’arte alla musica, dalla narrazione al teatro e alla danza può incidere sul benessere personale, come dimostrano le più recenti ricerche dalle quali emerge come il rapporto cultura e salute appare sempre più interessante per i processi di promozione della salute, soprattutto per le comunità socialmente più deboli, come gli anziani, i giovani e gli immigrati, al fine di ridurre le disuguaglianze e promuovere la resistenza alle difficoltà. Sono state effettuate ricerche con casi studio che mostrano ospedali aperti ad attività culturali, dove il contatto con l’ambiente artistico si è dimostrato proficuo anche per lo staff ospedaliero, che ha avuto un impatto positivo sulla salute generale e sul benessere mentale, riducendo lo stress e la stanchezza, suscitando creatività e aumentando il senso di comunità sul lavoro. Ciò nell’ambito di Culture Action Europe che ha concluso recentemente un progetto, finanziato dalla Comunità Europea, per la raccolta di studi ed esperienze, e la raccolta di metodi e tecniche di valutazione dell’impatto della cultura sul benessere. Accade sempre più spesso che organizzazioni culturali – dai musei ai teatri, dalle bande musicali alle sale cinematografiche – e singoli artisti si rendano conto di avere la possibilità di incidere sensibilmente sul benessere e sulla salute delle persone. Le sperimentazioni condotte in tutto il mondo confermano che la cultura sostiene e alimenta il benessere e la salute. Inoltre il teatro viene considerato dal MIUR attività formativa primaria, nelle “Indicazioni strategiche per l’utilizzo didattico delle attività teatrali”, dove al comma 181 introduce «la promozione, la diffusione, la valorizzazione della produzione teatrale attraverso l’accesso, nelle varie espressioni amatoriali e professionali, alla formazione artistica, consistente nell’acquisizione di conoscenze e nel contestuale esercizio di pratiche connesse alle forme teatrali, mediante il potenziamento della formazione nel settore delle arti nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado, compresa la prima infanzia, nonché la realizzazione di un sistema formativo della professionalità degli educatori e dei docenti in possesso di specifiche abilitazioni». STEFANIA ZUCCARI